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MICAM 2023

 

Stiamo lavorando per offrire una grande edizione di MICAM che possa confermare la manifestazione quale occasione irrinunciabile di business” queste le parole di Giovanna CeoliniPresidente Assocalzaturifici, durante l’ultima edizione della manifestazione a Settembre 22.

 

Ma cosa ci aspettiamo da MICAM Milano, Febbraio 23?

 

Leather&Luxury ha avuto l’occasione di intervistare Giovanna Ceolini:

 

Dott.ssa Ceolini, qual’ è il contesto storico industriale in cui si trova il settore calzaturiero?

 

“Il comparto calzaturiero italiano continua il percorso di recupero post - pandemia registrando nei primi nove mesi del 2022, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, un incremento a doppia cifra del fatturato (+13,9% tra le aziende del campione di Associati). Emerge anche un aumento dell’export (+23,7% in valore e +11,7% in volume, trainato dalle griffe del lusso), che ha già superato i livelli pre-Covid (con l’eccezione, però, delle scarpe con tomaio in pelle, che presentano un gap del -11% in quantità sul 2019). Risultati premianti nei mercati comunitari (con aumenti nell’ordine del +25% in valore in Francia e Germania), in Nord America (+62%) e in Medio Oriente (+58,5%). Bene fino ad ora anche la Cina, ma soprattutto per l’alto di gamma (+43% in valore, con un +34% nel prezzo medio). Pesanti le conseguenze della guerra in Russia e Ucraina (-32% nei primi 9 mesi nell’insieme, con un -40% dall’inizio del conflitto); tra gli stati dell’ex blocco sovietico cresce il Kazakistan (+33,4%).”

 

 

Parlando di MICAM, qual’ è il contesto storico espositivo in cui ci troviamo?

 

“Dopo il biennio segnato dalla pandemia che ha registrato molte difficoltà per le rassegne espositive finalmente si è tornati in presenza. Per una mostra come Micam, la partecipazione fisica, sebbene il digitale sia stato un valido aiuto negli anni scorsi, è realmente imprescindibile. Nell’edizione di settembre si è avuto un tale successo di pubblico che ci ha portati ad allungare l’edizione di febbraio di un giorno, ritornando alla durata originaria di quattro giornate.”

 

 

Il vostro evento è sempre stato molto dinamico e attivo, quali sono le attività previste per le prossime stagioni?

 

“Micam è l’appuntamento atteso dagli operatori internazionali per concretizzare le occasioni di business. Da sempre è la cartina di tornasole delle tendenze non solo in atto, ma il palcoscenico privilegiato dove intercettare i trend che diventeranno le realtà del futuro. In una fase cruciale per sostenere la ripresa economica del comparto e riportare la produttività ai livelli pre pandemia questa rassegna rappresenta una opportunità straordinaria. La nostra offerta espositiva verrà declinata nei filoni che rappresentano le più strette urgenze di quello che rappresenta uno dei comparti cruciali per il made in Italy manifatturiero. A Micam in mostra l’innovazione nel retail ma anche quanto di più aggiornato c’è sul fronte della sostenibilità, a partire dalla nostra certificazione VCS, un software per accompagnare le imprese e aiutarle ad essere sempre più green”. 

 

 

Quanto pensa che i marketplace online delle fiere abbiano supportato e funzionato e quali sviluppi possono ancora avere? Gli espositori comprendono il valore aggiunto di questo servizio? 

 

Le fiere sono lo strumento privilegiato per far incontrare domanda e offerta. La platea dove concretizzare le occasioni di business e cogliere in anticipo i trend del futuro. Durante il lockdown abbiamo come tutti affiancato la fiera fisica con il Digital Show ma i numeri e il dialogo con i nostri visitatori ci hanno fatto capire che le fiere in presenza sono ancora uno strumento di business imprescindibile almeno per il nostro settore. I nostri buyer vogliono dialogare con noi imprenditori e toccare le collezioni con mano.

 

Collaborazione con le scuole: C'è una parte attiva dedicata ai nuovi creativi? Un aspetto della manifestazione è anche quello di trovare/coinvolgere i creativi di domani? Come mai? 

 

“Devo constatare che manca personale specializzato ed è davvero difficile reperirlo. Sempre meno giovani si iscrivono agli istituti tecnici che non sono più in grado di sfornare studenti capaci e pronti per il mercato del lavoro. Una volta da lì uscivano fior di tecnici con grandissime capacità. Noi, invece, abbiamo un bisogno enorme di giovani: manager, ma non solo, da affiancare a valenti calzolai. Le nostre aziende, adesso, hanno un livello tecnologico avanzatissimo e mi piacerebbe che, sempre di più, i nostri ragazzi conoscessero più da vicino il loro modo di lavorare. Scoprirebbero delle aziende digitalmente avanzate e vicine alla mentalità di chi è nato e cresciuto con le tecnologie.”

 

Per quanto riguarda il mondo della calzatura, quale ritiene sia il settore che sta maggiormente performando in Italia? 

 

“Secondo l’ultimo nostro report, elaborato dal Centro Studi di Confindustria Moda, tutte le voci merceologiche mostrano un incremento del 2022 sul 2021, sia in quantità che in spesa: +14,9% e +13,6% i recuperi in volume sperimentati dalle calzature classiche per donna e per uomo, le più penalizzate durante i lockdown; invece sono nell’ordine del +9% (con un +11% circa in valore) le scarpe da bambino e quelle della tipologia “sportive e sneakers”.

 

Leather&Luxury ha come slogan “The excellence of Made in Italy”: A questo proposito, sappiamo che storicamente il termine “Made in Italy” è sinonimo di “bello e ben fatto” soprattutto quando si fa riferimento a calzature ed accessori. Ma cosa significa “Made in Italy” oggi per il mondo della calzatura? E come viene tutelato? Quali azioni/supporti vorrebbe chiedere per il settore?

 

Il made in Italy rappresenta il non plus ultra, in termini eccellenza, dell’artigianalità. È un valore unico, anzi un mix di valori che ha permesso alla scarpa italiana di assurgere a prodotto in cima ai desideri dei clienti di tutto il mondo. Basti pensare che tutti sono disposti a pagare un surplus di prezzo purchè le calzature siano italiane. Dai materiali, all’innovazione, al rispetto delle condizioni dei lavoratori, alla creatività, e non da ultimo alla capacità di durare nel tempo. Questo fa del Made in Italy qualcosa di unico, che va difeso dai tentativi di contraffazione nel mondo. Auspichiamo che le istituzioni ci tutelino specie sui mercati internazionali perchè le attività criminali possono mettere seriamente a rischio un comparto che è il fiore all'occhiello della nostra economia.

 

www.themicam.com

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