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Tessile-abbigliamento, verso un 2024 in salita

 

 

Un 2022 positivo, un 2023 di consolidamento, un 2024 di difficile lettura. Anche sull’industria italiana del tessile-abbigliamento si fanno sentire le pressioni esercitate dal contesto generale: «la volatilità macroeconomica internazionale, l’inflazione crescente, i tassi di interesse elevati e l’incremento dei prezzi, che portano a un calo del potere d’acquisto dei consumatori – spiega il report del Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia – fanno ipotizzare un avvio 2024 all’insegna di un ulteriore rallentamento della domanda, sia interna che sui mercati esteri, che porterebbe verosimilmente, anche alla luce del raffronto con una prima parte del 2023 ancora in marcata crescita, ad un’inversione del trend positivo registrato degli ultimi anni».

 

Dopo un 2022 segnato da un +17,8% di fatturato e un turnover settoriale a 62,5 miliardi di euro, il 2023 è partito in positivo: per i primi sei mesi è stata stimata una crescita media del +7,1% sullo stesso periodo 2022. Nel terzo trimestre i primi segnali di indebolimento: tra luglio e settembre le aziende interessate da dinamiche del fatturato negative sono state prevalenti, con una flessione del -0,7%. Paragonato a inizio anno l’incremento atteso si è ridimensionato, attestandosi, nei primi 9 mesi, al +4,5% rispetto al medesimo periodo 2022. 

 

L’evoluzione complessivamente positiva del fatturato è stata accompagnata da un andamento meno favorevole in termini di volumi prodotti. Molte aziende hanno segnalato un arretramento della produzione rispetto a gennaio-settembre 2022. Il portafoglio ordini evidenzia in media un calo pari al -1,6% rispetto al luglio-settembre 2022. Segnali di indebolimento anche nelle performance sui mercati esteri: secondo i dati Istat il periodo gennaio-agosto 2023 ha visto un export settoriale in aumento del +3,2%, per un totale di 25,6 miliardi di euro. Sulla base dei risultati dell’Indagine Rapida Congiunturale relativa al “Tessile, Moda e Accessorio” realizzata tra ottobre e novembre 2023, nel quarto trimestre si conferma la frenata registrata a partire da aprile. 

 

Se il 2022 si era chiuso con una quota rilevante di aziende con fatturato in aumento sul 2021, le attese degli imprenditori sull’intero 2023 risultano più disomogenee: molte le aziende che prevedono di chiudere l’anno con un decremento; solo il 39% prevedono una crescita. Nonostante l’indubbio rallentamento della seconda parte dell’anno, il 2023 per il tessile-abbigliamento dovrebbe comunque chiudersi all’insegna del “consolidamento”, con una crescita del +3% e un fatturato del settore di circa 64,4 miliardi di euro. 

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