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Energia autoprodotta e approccio sostenibile: le sfide di Ramponi

 

 

Equilibrio fra tecnologia, uomo e natura. È la grande sfida dell’industria 5.0 che individua fra i suoi pilastri la resilienza, la centralità dell'individuo e la sostenibilità. In quest’ottica si rivela attuale la scelta di Ramponi (Carbonate, CO), azienda specializzata nella realizzazione di borchie, strass e pietre: redigere il bilancio sociale annuale e istituire nell’organigramma aziendale la funzione di Responsabile per la Sostenibilità. «Il nostro concetto di sostenibilità abbraccia i tre pilastri ESG – spiega Elisabetta Cacioppo, Responsabile Sostenibilità della Ramponi – e anche se non saremmo obbligati a comunicare i nostri dati, abbiamo voluto mettere nero su bianco il nostro impegno. Il nostro Report è a disposizione di tutti gli interessati, sul nostro sito www.ramponispa.com». 

 

L’agire etico si concretizza su più fronti: dallo stanziamento di risorse per digitalizzazione e formazione a iniziative benefiche, passando per un’attenta valutazione dei fornitori e un uso responsabile delle risorse. Oltre ai principi generali in tema di previdenza e diritti sindacali, l’azienda ha anche introdotto alcune attività per migliorare la qualità della vita in azienda. Un modo responsabile di fare impresa che punta anche a contribuire al miglioramento del territorio in cui Ramponi opera: già certificata UNI ISO 9001:2015 e UNI ISO 45001:2018, l’azienda si è posta l’obbiettivo di ottenere entro la fine del 2023 le certificazioni ambientali. 

 

Passando ai numeri, nel 2022 il 22% del consumo energetico dell’azienda è derivato da energia autoprodotta grazie agli 800 mq di pannelli fotovoltaici installati, mentre il restante 78% proviene da un fornitore che utilizza energia per il 100% da fonti rinnovabili. L’azienda monitora periodicamente le proprie emissioni in atmosfera: anche per il 2022 le concentrazioni sono risultate ampiamente inferiori ai limiti. Il 97% degli scarti relativi allo stampaggio di materiale plastico vengono recuperati, raccolti, macinati e re-immessi nel ciclo produttivo. 

 

L’approccio sostenibile di Ramponi riguarda sia i processi che i prodotti. Accanto a materie prime tradizionali quali l’Abs e il Pmma, ha infatti introdotto nelle sue linee accessori da materiali Bio-Based come Pla (Poliestere termoplastico acquisito al 100% da fonti rinnovabili, compostabile e riciclabile), Eco Pe (bioplastiche ottenute da legno) e nylon riciclato. Sul fronte delle finiture, si avvale di partner che presentano annualmente dichiarazioni di conformità, in particolar modo sull’uso di strumenti di abbattimento dei fumi tossici di processo. 

 

Il materiale degli imballaggi utilizzati in azienda, è certificato al 100% riciclato e riciclabile e tutti i fornitori di cui si avvale sono verificati e chiamati ad aderire ai principi di legalità, eticità e buone pratiche contenuti nel Codice Etico Ramponi.

 

 

 

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