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Pelletteria: cauto ottimismo dopo il 1° semestre 2022 con export e fatturato a buoni livelli

 

L’intera industria della pelletteria, dopo lo stop della crisi pandemica e la difficile congiuntura macroeconomica, sembra quindi procedere verso la ripresa, con un primo semestre 2022 complessivamente positivo. Emergono nettamente  un incremento nella produzione industriale (+12,4%) e una crescita di fatturato (+15%), sostenuti dai recuperi sul mercato interno (+12,2%) e soprattutto dell’export (+17,3% in valore nei primi 5 mesi, nonostante un rallentamento, in termini di volume, nei mesi di aprile e maggio).

 

Il settore prosegue dunque nel recupero post-pandemia, ma a due velocità: se le griffe internazionali del lusso segnano il passo, le piccole-medie imprese sono per la maggior parte ancora in difficoltà. 

Le previsioni per la seconda parte dell’anno restano quindi improntate alla cautela, sia alla luce di alcuni segnali di rallentamento (nelle quantità dell’export, così come nei consumi interni) emersi sul finire del primo semestre, sia del contesto generale, influenzato dai picchi insostenibili raggiunti dai costi energetici. Per il terzo trimestre, il 62% degli operatori del settore intervistato dal Centro Studi di Confindustria Moda prevede una stabilità nell’evoluzione congiunturale rispetto al secondo, con un 27% che si attende invece un peggioramento. Tra i fattori maggiormente temuti i pellettieri del campione hanno indicato i costi di materie prime e semilavorati (77%), il caro energia (65%) e le conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina (62%).

 

 

 

 

In questo quadro generale di incertezza nazionale e internazionale, prosegue la ripresa della Toscana della pelletteria con un bilancio positivo per il primo semestre 2022: secondo i dati elaborati per Assopellettieri dal Centro Studi Confindustria Moda, le vendite estere dei prodotti della pelletteria e della concia registrano un incremento dell’export del 11,9% sul primo semestre 2021. Il divario rispetto ai livelli pre-Covid di gennaio-giugno 2019 è dell’1,9%: questo dato conferma la tendenza positiva per il settore, anche se inferiore alla media nazionale (+17%) pari a 2,8 miliardi di euro in valore e che compone il 40,6% del totale italiano. La Toscana si conferma così prima regione italiana per esportazioni di pelletteria e concia, davanti a Veneto e Lombardia. Firenze e Pisa occupano il primo e quarto posto nella graduatoria delle province esportatrici italiane del primo semestre 2022, con quote rispettivamente del 33,5% e del 4,9% sul totale nazionale. Firenze (+11,3% sul 2021) copre oltre un terzo dell’export nazionale con 2,3 miliardi di euro nei primi 6 mesi (leggermente meno che nel gennaio-giugno 2019 pre-pandemia, -0,4%). Bene anche Pisa che registra un +23% sul 2021. 

 

 

 

[dati e grafici courtesy of Centro Studi di Confindustria Moda]



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