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Pelle di Pirarucu, coccodrillo tinto a mano e conce organiche: le ultime novità ecosostenibili dai pregiati

 

Tra le ultime novità spicca la pelle di Pirarucu, una vera opportunità per il mondo della Moda.

 

«Il Pirarucu è il pesce d'acqua dolce più grande al mondo - spiega Enrico Chiesa, General Manager di Italhide. È tipico del Rio delle Amazzoni e ha una pelle formata da squame di 3-4 cm che le conferiscono un aspetto tridimensionale. È molto resistente, ma allo stesso tempo morbida. In seguito alle regolamentazioni delle autorità brasiliane, solo le tribù locali delle riserve amazzoniche possono pescare il Pirarucu per alimentarsi e venderlo. Questo, oltre a garantire una fonte di reddito alle tribù, ha generato un sistema virtuoso di protezione della specie portato all’aumento delle quantità di pesci presenti del 427%, con un incremento annuo del 25%. Le pelli del pesce pescato, invece essere abbandonate ai lati dei laghi e vicino ai villaggi, diventando un rifiuto malsano, vengono lavorate con un processo di concia completamente biologico e privo di sostanze chimiche nocive, nanoparticelle, coloranti sintetici e fragranze artificiali».

Tra le proposte di Italhide c’è anche un innovativo prodotto vegano e 100% deforestazione-free, con caratteristiche simili alla pelle animale.

 

«Stiamo commercializzando un materiale biodegradabile composto da grandi foglie tropicali, conciate in modo totalmente organico, che ha una resa estetica molto particolare. Attualmente lo proponiamo per la decorazione d’interni e gli arredi, ma stiamo studiando una rifinizione che eguagli le performance di resistenza e durevolezza della pelle». 

Tanta la sperimentazione anche a livello di conce e trattamenti particolari per creare pellami fuori dal comune.

“Con un’azienda giapponese lavoriamo la pelle di coccodrillo attraverso una tecnica tradizionale di tintura naturale con foglie di Indigo chiamata Aizomè, utilizzata tradizionalmente per dipingere i kimono dei Samurai, che dà come risultato il caratteristico colore blu denim. Ogni pezzo viene tinto a mano e il colore si ottiene per ossidazione. Solitamente questa tecnica è utilizzata con i tessuti, ma siamo riusciti a replicarla sulla pelle pregiata con ottimi risultati».

La ricerca di processi conciari alternativi continua anche in Italia, grazie alla partnership con White Line di San Miniato.

 

«Stile, innovazione ed ecosostenibilità sono il fulcro della ricerca prodotto che stiamo portando avanti con White Line: stiamo sperimentando dei sistemi di concia e tintura naturali e vegetali. Inoltre, grazie al nuovo impianto di depurazione, recupereremo il 70% dell’acqua del lavaggio delle pelli. Per quel che riguarda il pregiato, abbiamo messo a punto una lavorazione particolare che ci consente di rasare la pelle di coccodrillo a 0.4 mm, rendendola ideale per l’abbigliamento ultra leggero».



 

www.italhide.eu

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