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L'export toscano sale del 16% grazie alla pelletteria

Secondo l'Istat l'export italiano nel primo trimestre 2019 è salito del 2%: un dato che, al solito, presenta al suo interno varie situazioni tra loro contraddittorie. L'unica area a registrare un forte aumento è il Centro Italia (+15,1%), che compensa il calo netto delle isole (-17,6%) mentre il resto del Paese registra una situazione di sostanziale stallo (-2% del Nord-ovest, +2,4% del Nord-est, +2,5% del Sud).

Nonostante il rallentamento del commercio internazionale l’analisi degli ultimi dati pubblicati dall’Istat evidenzia nel I trimestre 2019 un aumento tendenziale del +4,8% delle vendite nei settori a maggior concentrazione di MPI (micro piccole imprese), crescita più che doppia rispetto al +1,9% del Manifatturiero e del +2,0% del totale export.

Il settore Moda – che comprende i comparti di Pelletteria Occhialeria, Abbigliamento, Gioielleria e Tessile – sale del 5,8%, trainato dalla Pelletteria e dall’Abbigliamento.

Superstar dell'export è la Toscana: le vendite all'estero della regione segnano +16,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (sfiorando i 9,9 miliardi di euro), una delle migliori performance italiane insieme col Lazio (+21%). A spingere l'export toscano sono stati soprattutto i mercati extraeuropei che segnano +27%, mentre le vendite dirette nei Paesi europei si fermano a +4,3%.

La pelletteria domina le esportazioni: la voce "articoli in pelle e simili" nel primo trimestre dell'anno mette a segno una crescita del 35,5%. Dunque accelera la corsa del settore: nel 2018 la filiera toscana della pelle - formata da concia, pelletteria e calzature - ha sfiorato i 6 miliardi di export (+4,9%), trainata dalla pelletteria di Firenze (2,9 miliardi, +13,6%). Ora il +84,2% messo a segno nel primo trimestre dall'export toscano verso la Svizzera - hub logistico per borse e scarpe - dà manforte alla filiera.


Accanto alla pelletteria, l'altro settore che traina l'export toscano è quello dei "metalli di base e prodotti in metallo" (esclusi macchine e impianti), +30,7% ma qui il dato incorpora scarso valore aggiunto visto che si tratta in gran parte dei lingotti da investimento prodotti ad Arezzo.

 

Fonti: Istat, Sole 24Ore, La Nazione