La griffe francese è famosa per esplorare i linguaggi dell'arte contemporanea declinando una delle sue borse iconiche, la Capucines (che rende omaggio con il suo nome all'indirizzo della prima boutique della maison a Parigi, rue Neuve-des-Capucines) con la collezione in edizione limitata Artycapucines, quest'anno è giunta al quarto appuntamento. Recentemente svelata a Paris+, il nuovo appuntamento di Art Basel a Parigi, ancora una volta la bag si reinventa e diventa "tela bianca" per la creatività di sei artisti contemporanei di fama internazionale.
Di ispirazione retrò le interpretazioni di Amélie Bertrand e Daniel Buren. La prima si rifà alla California da cartolina degli anni ’80 e sfoggia un effetto glow in the dark davvero suggestivo, il secondo propone un gioco di colori e multipli, protagoniste le classiche bande bianche e nere, feticcio dell’artista dal 1965. Anche Ugo Rondinone prende spunto dal suo alter ego artistico, il clown, per creare tramite oltre 14.000 perline cucite a mano un pattern Arlecchino.
Emoziona la trama sensoriale della borsa ispirata al suo dipinto del 2016 “Ecriture”, con cui Park Seo-Bo riproduce il mix di carta tradizionale e tratti a matita dell'opera originale. La creazione “decostruita” di Kennedy Yanko è stata invece realizzata in pelle stampata in 3D e foglia d’oro, applicata a mano da artigiani italiani. Per chiudere la carrellata, la Capucine di Peter Marino è forse la più rock ‘n’ roll del gruppo, con la superficie in pelle total black ricoperta di borchiette e ispirata a un vecchio baule d’antiquariato.
