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Un settore di successo necessita di tutti i player della filiera

 

 

L'industria delle pelle italiana è storicamente considerata leader mondiale per l'elevato sviluppo tecnologico e qualitativo, il forte impegno ambientale e la capacità innovativa in termini di stile e design. E, dal punto di vista della qualità, il prodotto italiano è unanimemente considerato il primo al mondo.

 

La pelletteria italiana è un comparto chiave del fashion e del lusso globale: dai 72 miliardi di dollari dell'anno in corso si prevede una crescita fino a 100 miliardi di vendite mondiali entro il 2027. Non per nulla, l’Italia vanta oltre 145 mila addetti nella filiera pelle, prima in Europa, e la produzione italiana di pelli e cuoio rappresenta circa il 23% della produzione mondiale e il 66% della produzione europea. Come da dati ufficiali di The European House–Ambrosetti, delle circa 5 mila imprese attive nel 2022, 1.700 sono di capitale, le altre sono piccole realtà a conduzione familiare come officine e laboratori, con un dato medio generale di 12-15 persone per realtà che ben rappresentano l’esempio di successo della piccola impresa che si organizza in distretti organizzati ed efficienti, un modello che tradizionalmente ha sempre caratterizzato una parte rilevante dell'economia manifatturiera italiana.

 

La quasi totalità della produzione (oltre il 95%) si concentra infatti all'interno di svariati comprensori produttivi territoriali come il distretto veneto (la valle del Chiampo – Vicenza con 130 kmq di territorio è il più importante in Italia per produzione e numero di addetti),  il distretto toscano (che raggruppa il maggior numero di aziende pellettiere e  conciarie), il distretto campano (specializzato nella concia di pelli ovine/ caprine per abbigliamento, calzatura e pelletteria), il distretto marchigiano (noto per il comparto calzaturiero), nonché altri poli più piccoli dislocati in Lombardia, Piemonte, Puglia. Indagando un po’ più a fondo tra problematiche delle concerie e aziende della filiera pelle, è evidente come lo spazio di lavoro, l’officina e il magazzino, nonché un’area confortevole in cui pianificare le soluzioni più opportune insieme al cliente, siano fondamentali e contribuiscano al welfare aziendale. In questo contesto, il lavoro di Carpenteria Medicea nel produrre e commercializzare scaffalature industriali per magazzini, aziende, uffici, negozi e grande distribuzione risulta parte focale della sinergia con il settore moda. L’azienda di Calenzano (FI) è, inoltre, particolarmente preparata nella progettazione e sviluppo di carrelli e banchi da lavoro per industrie pellettiere delle più svariate tipologie con soluzioni pensate per ottenere il massimo della resa in termini di resistenza ai carichi e sfruttamento delle superfici, anche grazie alla tecnica di taglio al plasma per acciaio e di altri metalli.




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