Continua il viaggio verso la conoscenza dei “Magic 5” di Legor, i cinque metalli portavoce di una scelta etica, aderente alle esigenze produttive dell’economia circolare e alle richieste più rilevanti dei consumatori del futuro. Oro, argento, platino, palladio e rodio utilizzati da Legor per la realizzazione di leghe, polveri e soluzioni galvaniche, provengono al 100% da fonti di riciclo e inseriti all’interno della Catena di Custodia.
Qui il metallo “supereroe” protagonista è il rodio. In che termini? Intanto il suo ruolo nella formazione di leghe di oro bianco a basso rilascio di nichel.
Su questo tema, Legor ha sviluppato NI1811: la linea di leghe a basso rilascio di nichel in oro bianco 750 ‰ (18 Kt). Il nichel è infatti l’agente sbiancante più economico e performante per ottenere l’oro bianco. Secondo la normativa europea, il suo utilizzo nella produzione orafa necessita un controllo e una regolamentazione attraverso un test di rilascio. La linea NI1811 ha dimostrato di essere performante quanto le leghe tradizionali contenenti quantità più elevate di nichel. Un altro vantaggio di questa lega è anche la minor quantità do rodio presente nella composizione, risultato di una ricerca svolta dal laboratorio R&D finalizzata a verificare qual è il titolo minimo di rodio necessario per dare stabilità al risultato, al fine di fornire le leghe più performanti al prezzo più basso.
Quali alternative al rodio? In un’ottica di costante ricerca di soluzioni compatibili con le trasformazioni del mercato, Legor ha sviluppato negli ultimi mesi varie proposte alternative al rodio. A causa del drammatico aumento dei prezzi di rodio e palladio, le aziende hanno dovuto operare delle scelte radicali. Tra le varie soluzioni, Legor propone RHLUX, un bagno di deposizione galvanica che permette di ottenere depositi lucidi di una lega Rodio - Rutenio con una composizione maggioritaria in rodio. Grazie alle sue caratteristiche estetiche e chimico - fisiche, la lega di Rodio - Rutenio ottenuta con RHLUX risulta un’alternativa più economica rispetto ad un deposito di Rodio puro come strato finale per una messa a colore bianca dall’elevata luminosità.
