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L’APPELLO DEI CONCIATORI ITALIANI: SOLIDARIETÀ DI FILIERA PER CONTENERE L’EMERGENZA PREZZI

 

Il settore conciario italiano ha chiuso il 2021 con una crescita stimata attorno al 19% in valore (per un totale di 4,2 miliardi di euro) e all’11% in volume, che ha permesso un recupero solo parziale dei livelli di produzione settoriali precedenti la pandemia. Il buon andamento registrato nel primo trimestre dell’anno in corso rischia, però, di essere fortemente compromesso dalle criticità emerse nelle ultime settimane, con frenate sugli ordinativi e prospettive molto incerte per i principali segmenti di destinazione merceologica.

A livello generale, pesano sia il conflitto russo-ucraino, con le tensioni sul mercato energetico, sia la situazione in Cina, protagonista imprescindibile nella filiera internazionale delle pelli, la cui sostanziale chiusura per motivi sanitari rappresenta un’incognita di difficile lettura e comprensione.

Oltre alle impennate dei costi del gas, dell’energia e alle difficoltà sul fronte della logistica internazionale, è forte e diffusa la preoccupazione per i notevoli aumenti dei prezzi di approvvigionamento della materia prima e, soprattutto, dei prodotti chimici.
Questo mix di rialzi sul fronte dei costi nei bilanci conciari si ripercuote indirettamente anche nelle voci di spesa per depurazione ambientale e lavorazioni contoterzi e rende praticamente impossibile il loro recupero presso i clienti. 

I conciatori italiani, anche alla luce dei sempre più elevati investimenti fatti in termini di strutture, servizi al cliente e miglioramenti nei vari aspetti della sostenibilità, auspicano una sensibilizzazione su questo tema nell’ottica di una solidarietà di filiera. Si tratta di impegni importanti, essenziali per rimanere competitivi ad alti livelli sul mercato, ma che necessitano di essere valorizzati sul fronte dei prezzi di vendita alla clientela. In mancanza, è altissimo il rischio di provocare sbilanciamenti finanziari (e collassi) in un’industria che da sempre rappresenta un’eccellenza del Made in Italy a livello internazionale.  

 

UNIC Concerie Italiane è una delle più importanti e organizzate associazioni nazionali dell’industria conciaria a livello mondiale. Costituita nel 1946, è membro di Confindustria, della Confederazione Europea dei Conciatori e dell'International Council of Tanners, oltre ad essere parte attiva in diversi organismi e piattaforme nazionali e internazionali che operano sui temi della sostenibilità, dell'innovazione e della standardizzazione. UNIC rappresenta un'industria composta da oltre 1.100 aziende e 17mila addetti, con un fatturato superiore ai 4 miliardi di euro all'anno (di cui 3 derivanti dall’export, diretto ogni anno verso 120 Paesi). L'industria conciaria italiana è da tempo leader mondiale di riferimento per lo sviluppo tecnologico e qualitativo, l'impegno ambientale, sociale ed etico, la circolarità del processo e l'innovazione di stile/design nel settore della pelle.

 

www.unic.it

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