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Alessandro Bianchi: "Ripartiamo dal Made in Italy e dagli artigiani tecnologici"

Per la nostra serie "Un'intervista per ripartire" incontriamo oggi Alessandro Bianchi, uno dei titolari di Manifatture Il Faro. Ne è nata una riflessione su problemi e priorità delle aziende italiane nel periodo post  Covid, ma soprattutto un inno alla capacità di reinventarsi del Made in Italy.

Come ha reagito la Vs azienda all’impatto del Covid-19?

Inizialmente abbiamo avuto la sensazione di stare sul ring e subire un knockout! Tuttavia, ci siamo prontamente rialzati e abbiamo reagito adeguandoci in tempi brevissimi alle nuove normative anti COVID emanate dal Governo. Questo ci ha permesso di riaprire l’azienda al termine del lockdown e di far rientrare subito i dipendenti per terminare le commesse, nonostante l’annullamento di alcuni ordini.

Quali sono i vantaggi del Made in Italy rispetto alla concorrenza straniera, che purtroppo ha inferto un duro colpo al mercato calzaturiero italiano?

Avere un’azienda manifatturiera in Italia, riuscendo quindi a garantire il Made in Italy, è ancora oggi un notevole vantaggio rispetto alla concorrenza straniera che, seppur vanti grandi numeri in termini di forza lavoro, manodopera a basso costo e capitali da poter investire, non potrà mai arrivare ai nostri livelli.

Il Made in Italy racchiude al suo interno la nostra storia, la manualità degli artigiani, il senso estetico e la voglia di realizzare sempre cose nuove puntando anche sull’innovazione tecnologica, che non significa abbandonare l’artigianalità, bensì introdurre il concetto di “artigiano evoluto”.

Qual è la situazione del settore?

In linea generale, citando Radio Scarpa, si riscontra “una forte contrazione degli ordinativi”.

Per quanto riguarda la nostra realtà, essendo molto legati al mondo del lusso abbiamo seguito l’andamento delle griffe per cui lavoriamo: c’è chi è rimasto stabile, chi ha perso anche il 30-35%, chi invece ha addirittura incrementato.

Quali sono le prospettive future di un mercato così importante?

Voglio essere ottimista come non lo sono mai stato! Attualmente in giro vedo una grande voglia di fare e di innovare, che non si percepiva più da un bel po’ di tempo. Gli uffici stile delle varie griffe stanno già proponendo tante idee ed è anche per questo che anche noi abbiamo attuato un restyling dell’area tecnica, (modelleria), spostandola in un ambiente più spazioso, investendo su nuovi macchinari e inserendo nuove figure Junior e Senior per rafforzare il team di modellisti guidato da Roberto Bachi, tecnico modellista da 50 anni. Il tutto per dare un servizio sempre più veloce e una pronta risposta alle richieste di prototipia e campionatura.