News

Franco Baccani: "Adattarsi al cambiamento per ripartire veramente"

Nell'ultimo numero di Leather & Luxury abbiamo intervistato Franco Baccani, Presidente dell’ Osservatorio Anticontraffazione della Camera di Commercio di Firenze.

La pelletteria post pandemia, come ripartire?

« Siamo ripartiti? Direi di no. Le aziende adesso stanno producendo i vecchi ordini mentre, sulle nuove collezioni, c'è ancora incertezza soprattutto per quanto riguarda la pelletteria e l'abbigliamento. È un momento difficile in cui anche i brand hanno difficoltà a programmare a causa di grosse perdite. L'evoluzione delle chiusure nel mondo a partire dalla Cina, ha trascinato con sé un effetto Domino di problemi come il blocco del turismo (che da solo vale il 30% del fatturato del Lusso) e la chiusura dei negozi. Sono comunque fiducioso perché il mondo non si può fermare, ma dovrà adattarsi a nuove formule commerciali, di prodotto e di filiera. Il Lusso ripartirà ma ci vorrà qualche anno per perfezionare questa transizione».

La sfida dell'ecosostenibilità come si inserisce in questo contesto?

«Era un tema fondamentale anche prima del Covid-19. Mi auguro che non sia solo marketing ma una vera presa di coscienza da parte di tutti gli attori del mercato. Faccio un esempio. Si parla tanto di economia circolare ma, negli ultimi due anni, gli scarti di pelle della pelletteria sono aumentati. Ciò significa che ancora manca una reale sensibilità sul tema. Chi compra prodotti in pelle sa che questa ha delle caratteristiche naturali che vanno accettate come tali. Invece, gli scarti aumentano perché si pretende il prodotto senza difetti e ciò comporta un incremento di costi di lavorazione e smaltimento. È una questione di equilibri e il post pandemia aiuterà specialmente le nuove generazioni a rispettare realmente le esigenze dell'ambiente».

Digital e web: modalità di lavoro innovative e nuove opportunità di mercato oppure no?

«Non si torna indietro dallo smart working, anzi. Si andrà avanti, il futuro è questo. Si tratta di un modo di lavorare con cui si possono abbattere tanti tempi morti restando fermi alla propria postazione anche all'interno dell'azienda. Tutto ciò porta in dote costi, tempi e spazi ottimizzati. In calce a questa intervista vorrei aggiungere che spero che sia compresa da tutti gli addetti del settore moda che da ora in poi ci sarà la necessità di gestire diversamente le imprese, rafforzandone il controllo patrimoniale, finanziario e operativo. Si deve tornare a investire nell'affidabilità delle aziende in modo da tutelare l'intero sistema».