La modelleria 3D alza il livello del Lusso

Nel 2023 l’azienda fiorentina CDC Luxury Chains è entrata a far parte del Gruppo Altofare, simbolo di eccellenza nella produzione di accessori e finiture di massima qualità per il settore del Lusso. Un connubio naturale, vista la tradizione di qualità di CDC che fin dalle origini si distingue sul mercato per innovazione, know-how ed etica del prodotto.

Le tecniche di lavorazione di CDC permettono la produzione di catene ornamentali pensate per il luxury market. Da circa due anni, la gamma dei servizi dell’azienda si è arricchita della modelleria 3D, metodo rivoluzionario per lo sviluppo dei campionari: «la prototipazione rapida applicata al settore dell’accessoristica  ha come base imprescindibile una suite di strumenti e un insieme di competenze ben definite – spiega il responsabile del reparto prototipia Niccolò Giberti – un PC ad alte prestazioni equipaggiato con software specifici per la progettazione CAD, scanner 3D e stampante 3D, uniti alle capacità di sfruttare ogni possibilità offerta dalla sinergia di questi strumenti. Progettato il modello al computer, o modificato uno già esistente tramite scannerizzazione di un pezzo reale, siamo in grado di stampare il prototipo direttamente in bronzo, già funzionale per le prime prove di assemblaggio ed eventualmente renderlo adatto anche per la finitura galvanica. Terminata con successo questa fase si procede all’industrializzazione del modello per renderlo idoneo alla produzione vera e propria tramite lavorazioni convenzionali». 

Una stampa 3D viene eseguita in un massimo di 8-12 ore ma molto più frequentemente ne sono sufficienti circa 4-6, in base al volume e alla geometria dei pezzi. Ciò rende evidenti i notevoli vantaggi sotto diversi punti di vista: «inutile sottolineare quanto il fattore tempo sia determinante nel settore moda e questa tecnica è una garanzia di velocità senza paragoni – spiega ancora Niccolò – il tutto eseguito da un unico operatore. Veloce, preciso ed economico sia per i materiali che per la quantità di energia necessaria».

La modelleria tridimensionale è in via di affermazione da alcuni anni ma la sua evoluzione apre possibilità ancora tutte da esplorare: «La nostra stampante può lavorare facilmente materiali molto difficili da trattare con tecniche convenzionali come ad esempio il titanio – conclude Niccolò Giberti – i margini per migliorare i processi già esistenti o implementarne di nuovi sono più che promettenti».

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