L’indagine di CNA Toscana “Moda Artigiana Toscana e Contoterzismo tra continuità e trasformazione” rivela che il 49,2% degli imprenditori delle PMI del settore moda e pelletteria è straniero. Cosa ne pensa della difficoltà a garantire continuità all’imprenditorialità italiana?

Gli italiani sono produttori straordinari: il gusto e la capacità artigianale del Made in Italy dà vita a prodotti di qualità eccellente. Quello che manca è una cultura imprenditoriale moderna; rimanere confinati nella visione individualista e artigianale impedisce di fare squadra e di trasformarsi da produttori artigiani sopraffini a grandi imprenditori.

Nell’incontro di maggio sull’avvio del Piano Operativo e di Variante Strutturale, quali interventi sono stati programmati per sostenere le PMI del territorio?

Da Marzo abbiamo intrapreso un percorso per rinnovare gli strumenti di governo fino al 2023; sono previsti oltre 40 incontri. L’argomento principale del Piano Operativo è il lavoro, inteso sia come mantenimento del lavoro commerciale e dei servizi nell’area industriale e nei quartieri, sia come ulteriore riqualificazione dell’area produttiva, che ha visto 150mila mq di superficie industriale recuperata e oltre 100 milioni di cantieri edili. Insieme alle aziende, in questi anni, abbiamo inoltre costruito un sistema formativo (Polimoda, MITA e Alta Scuola di Pelletteria Italiana) che punta sui profili più richiesti dalle aziende. Non ultimo, il Piano si concentra sull’ammodernamento strutturale di Scandicci, con l’allungamento della tramvia, il raddoppio delle uscite dell’autostrada e l’apertura del parcheggio scambiatore.