Coventya
Analisi e messa a punto trattamenti chimici delle superfici metalliche
Entrare nel futuro proteggendo l’ambiente
Leather&Luxury ha intervistato Coline Neliàs, International Product Manager del settore metalli preziosi del gruppo Coventya che sviluppa, produce e distribuisce specialità chimiche per i trattamenti
di superficie.
Quali sono i migliori risultati in ambito R&D raggiunti negli ultimi anni nel vostro settore?
«La galvanica sostenibile spesso si riduce all’eliminazione di componenti tossici, come le SVHC (Sostanze Chimiche Estremamente Preoccupanti). Come formulatore di processi galvanici, abbiamo una visione a 360 gradi che va oltre, come ad esempio la temperatura di lavoro del processo per limitare il consumo elettrico, oppure acidità/alcalinità della chimica per semplificarne lo smaltimento. Uno dei nostri ultimi sviluppi di successo è AURALLOY 480 LF, che fornisce un deposito di bronzo bianco lucido ad una temperatura inferiore (45°C invece di 60°C). Il processo è disponibile anche in base Sodio, con un prolungamento della vita grazie alla gestione dello smaltimento dei prodotti di degradazione. Le nostre ultime tecnologie considerano il processo galvanico totale, quindi sequenze anallergiche con minor consumo energetico e minor utilizzo di metalli preziosi, trattamenti innovativi come la gamma ANTIOX, con una passivazione superficiale composta di nanotecnologie che offre una maggior resistenza alla corrosione e permette quindi di ridurre o eliminare la Palladiatura intermedia».
I luxury brand sono sempre più esigenti in materia ambientale ma esigono anche il risultato estetico: come si riescono a coniugare queste due esigenze?
«Coventya ha sempre cercato di portare avanti progetti di R&D a breve e lungo termine che garantissero anche la qualità estetica del pezzo finale. La metallizzazione della plastica esente Acido Cromico è un esempio concreto del connubio tra estetica e performance. Ad oggi, Coventya formula e fornisce una gamma anallergica compatibile con gli articoli del Fashion, ed esente da CrVI. Il prodotto finito vanta le stesse performance che si raggiungevano un tempo con processi pericolosi per l’ambiente e l’operatore, soprattutto in termini di aderenza del ciclo galvanico e di resistenza alla corrosione. Il target dei prossimi 10 anni sarà quello di trovare un’alternativa valida al Bronzo, in cui strato attualmente si ottiene attraverso elettroliti a base di Cianuro, sostanza tossica se ingerita e altamente pericolosa per l’ambiente se sversata nel suolo. Le alternative si stanno finalizzando e prevedono ulteriori protezioni».