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Come rilanciare un brand Made in Italy. Constància Bags, tra piattaforme digitali, sostenibilità e personalizzazione.

Abbiamo intervistato Giusy Balzano, fondatrice e fashion designer di Constància Bags, per capire come un brand giovane possa resistere (e rilanciare!) dopo un anno che ha sconvolto il mondo della pelle. 

Tra personalizzazione dei prodotti, apertura agli e-commerce e attenzione alla sostenibilità ambientale, ecco come Constància Bags guarda al futuro… e al presente!

 

Come ha reagito la Vs azienda all'impatto con il Covid-19?

Constància come Brand nasce all'incirca 2 anni e mezzo fa. Dopo i primi mesi di campionatura, sviluppo, ricerca materiali e messa a punto nei minimi dettagli di ogni creazione, il 2020 doveva essere l'anno del lancio effettivo e di partenza anche attraverso fiere, eventi e altre iniziative già programmate.

Purtroppo tutto ciò è stato ostacolato brutalmente dalla situazione pandemica mondiale; nonostante questo non mi sono arresa e con tenacia e "costanza" ho sfuttato questo periodo di stallo per incentivarmi a selezionare piattaforme e.commerce con le quali poter collaborare; nonché a ideare anche una nuova collezione con relativo shooting e catalogo ufficiale, in modo da tenere sempre attiva la crescita del Brand nonostante i tanti sacrifici economici relativi. 

Secondo il mio modo di agire/pensare è fondamentale affrontare  i periodi di crisi con positività e determinazione, guardando sempre avanti. Tutta questa attitudine è stata principalmente stimolata dalla crescita sempre costante della Conceria "madre di Constància": la produzione e la vendita di cuoio e pellami in pieno fiore conciati al vegetale. Questa non ha subito l’impatto del Covid-19, in quanto tramite le nostre piattaforme online siamo riusciti a soddisfare in Italia e nel mondo quanto ci veniva richiesto anche durante il primo lockdown.

Quanto la personalizzazione dei prodotti e la qualità di essi ha determinato la tenuta e/o il rinnovamento del Vostro parco clienti?

Il mio Marchio ha come obiettivo il volersi distinguere dalla massa e dalla produzione industriale: quindi alta qualità, sia di pellami che di accessori, personalizzazione e cura nei dettagli "fatti veramente a mano" sono parte integrante e fondamentale del progetto. Credo che il vero lusso sia potersi permettere di scegliere qualcosa di unico che rispecchia la nostra autentica personalità: il cliente deve essere un interlocutore in tutta la fase di produzione e sviluppo, e deve avere la possibilità di scegliere iniziando dal colore della pelle per finire con le varie possibili personalizzazioni. Di conseguenza la clientela si rinnova in quella nicchia di persone che preferiscono un "proprio oggetto" a un oggetto costoso, ma commerciale. 

Lavorando con materiali ecologici, la Vostra azienda ha già un'impronta green. Pensa che la pandemia possa confermare la tendenza all’utilizzo di materiali ecologici/sostenibili?

La nostra impronta green nasce dall'origine, cioè dalla produzione pluridecennale di cuoio e pelle naturale conciate al vegetale in Toscana, patria della vera pelle. Partendo dall'utilizzo di pelli provenienti dallo scarto del mercato alimentare (dove da materiale di scarto, sono trasformati e viene loro conferito trasformato un lusso, un pregio nella produzione dell'oggetto finale) conciandoli con tannini vegetali, provenienti da piante e grassi animali. Secondo la mia modesta opinione è necessario per il futuro delle nuove generazioni, al di là dell'attuale pandemia, pensare sempre all'impatto ecologico e capire, far comprendere la sostanziale differenza tra pellami veri e altri generi. Io stessa mi sono ritrovata di fronte a richieste di clienti per produzione delle mie creazioni in ecopelle, non sapendo che ecopelle è uguale a plastica !!! 

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