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Giovedì 10 Dicembre arriva Metamorphic Fashion Design

Metamorphic Fashion Design è un cortometraggio in animazione 3D che presenta delle collezioni moda in cui spazi, luoghi, ambienti, personaggi, prodotti e abiti sono realizzati completamente in digitale.

Il progetto è nato nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Fashion System Design del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con Manifatture Digitali Cinema Prato di Fondazione Sistema Toscana, che durante il primo periodo di emergenza per la pandemia Covid-19 ha creato un’attività didattica intensiva a distanza su piattaforma.

Fashion Democracy”, strutturato come seminario sperimentale alla sua prima edizione, nasce dall’idea di pensare ad una moda più rispettosa, nei confronti degli uomini e dell’ambiente dotati di un sapere sensibile e consapevole. Si configura una moda che percorre nuove strade, dove la relazione tra gli attori coinvolti configura un nuovo paradigma collaborativo, che possiamo identificare come la “Metamorfosi del Fashion”.

La metamorfosi da noi trattata si ispira ai modelli esistenti in natura, che sono per essa stessa una mutazione, un cambiamento, una simbiosi, una mimesi, ma anche una collaborazione, una biodegradabilità, una rigenerazione e un fenomeno ciclico.

La riflessione indotta dal Covid-19 ha portato un cambiamento nei nostri stili di vita e la necessità di avere sempre più il mondo vegetale all’interno dello spazio urbano, dove la creazione di boschi urbani non sarà più evento occasionale elitario ma diventerà un vero e proprio momento di riprogettazione e innovazione sociale.

Quindi il fashion street sarà sostituito da un “Fashion Street Forest” in cui le persone che compongono la società contemporanea si muovono all’interno di un bosco urbano come animali in scenari utopici: cavallette, alieni, pavoni, api, vivono all’interno di una foresta, tra scenari metafisici e concettuali, indossando abiti interamente ispirati ad una moda sostenibile e duratura, dove i concetti “no gender” e “multi layers” si affermano nella connessione di prendersi cura di se stessi, degli oggetti che indossano e dell’ambiente in cui vivono.

Il progetto vuole indagare sulle nuove forme di comunicazione in cui la contaminazione di più discipline - che spaziano dal design, al cinema, al game – producono, nella loro sintesi, alternative modalità di raccontare il prodotto italiano in un’era connotata dal digitale in cui abbiamo la necessita di trovare i nuovi valori del Made in Italy.

Con questo lavoro l’Università si ritrova ad interpretare il mondo contemporaneo della comunicazione nel sistema moda, procedendo in parallelo con altre importanti iniziative - dalla Milano Fashion Digital Week alle importanti maison che sono già uscite in rete, in cui i saperi - le arti del cinema, del game e dell’animazione - collaborano in una dimensione phygital nella creazione di un messaggio immersivo, interattivo e innovativo.

Il Corso di Laurea Magistrale in Fashion System Design si è attivato per formare professionisti capaci di interpretare e interagire con queste nuove sfide e fornisce alle aziende la possibilità di operare nel mercato attraverso nuove opportunità che i designer sanno elaborare.

La collaborazione con Manifatture Digitali Cinema ha supportato lo sviluppo del prodotto audiovisivo finale, in cui i capi progettati dai partecipanti al corso si animano all’interno di un racconto fantastico, creando una collezione virtuale, che attraversa ambienti e caratteri scelti per trasmettere senso e sensazioni. Manifatture ha sede a Prato e qui sviluppa progetti di innovazione, cercando inedite contaminazioni tra mondo del cinema e dell’audiovisivo e produzione tessile e di moda, e sperimentando come le nuove tecnologie cambiano il racconto e i prodotti.

Al progetto hanno partecipato: Barbara Mannucci per il “Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al vegetale in Toscana”; il professore Gabriele Goretti, docente in Cina presso alcune delle più prestigiose Università di Design; il sociologo Francesco Morace; l’assessore all’Urbanistica e all’Economia Circolare Valerio Barberis del Comune di Prato; Silvia Gambi di “solo moda sostenibile”; Niccolò Cipriani di Rifò e Giuseppe Allocca di Lo Fo Io.