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Isem Packaging Group: «Nuove acquisizioni per una supply chain più forte e competitiva»

 

 

In un mercato del lusso, sempre più organizzato in grandi gruppi, anche la filiera ha bisogno di strutturarsi, per tutelare il made in Italy e muoversi a livello globale. È la filosofia che ha guidato l’operazione con cui, a settembre scorso, Isem Packaging Group ha acquisito Sacchettificio Toscano (sacchetti di pregio in tessuto), affiancandone le competenze a quelle di Isem (scatole rigide di lusso), Grafiche Bramucci (astucci per cosmesi e settore lusso) e Industrial Pack (packaging per prodotti di alta qualità made in Italy).

 

«Abbiamo acquisito il Sacchettificio Toscano a fine settembre 2023 - spiega Francesco Pintucci, Ceo di Isem Packaging Group, società benefit da giugno scorso -. Uno step che rappresenta un cambiamento storico per l’azienda, entrata a far parte di un gruppo più grande, che punta a lavorare con un modello di gestione e processi industriali in linea con gli standard internazionali e con una forte attenzione alle tematiche di sostenibilità ambientali e sociali: variabili tipiche dei grandi gruppi. Del resto facciamo i conti con un settore il cui business è sempre più guidato dalla grande attenzione a temi di sostenibilità, salute e sicurezza: risulta quindi sempre più importante garantire il controllo e monitoraggio della filiera».

 

L’ambizione è far evolvere l’azienda, ampliarne le certificazioni a garanzia di un approccio settato su sostenibilità ambientale e sociale. «Entro il 2025 contiamo di sviluppare il Modello 231 nominando un Organismo di Vigilanza composto da professionisti esterni e specializzati in tematiche quali la salute e la sicurezza, come in tutte le altre realtà del gruppo, e certificare l’azienda B-Corp», certificazione internazionale sul tema della sostenibilità nata negli USA, «un impegno a tutto tondo che promuove modelli socioeconomici inclusivi, equi e rigenerativi, guardando tanto al pianeta quanto al benessere delle persone. Siamo stati uno dei primi gruppi nel settore del packaging secondario del lusso ad averla; essere una B Corp ed una Società Benefit vuol dire andare oltre il modello di business canonico, adottando un approccio in cui generare valore per la comunità, i dipendenti e fornitori è al centro di ogni singola nostra iniziativa imprenditoriale. Puntiamo a cucire su Sacchettificio Toscano un abito in linea con le strategie dichiarate dal mercato del lusso».

 

Il Gruppo persegue la strategia di un player industrializzato capace di fornire in maniera adeguata il segmento luxury. «Riteniamo cruciale gestire il tema della supply chain: è necessario consolidare il savoir faire italiano, ricercatissimo all’estero, spingendo verso un’evoluzione industriale. L’obiettivo è ridurre il rischio per il mercato del lusso, in cui sempre più si nota la tendenza alla nascita di gruppi strutturati, di interfacciarsi con una filiera frammentata: avere un solo interlocutore è garanzia di maggiore efficienza ed affidabilità nel servizio; al contempo mettere insieme più eccellenze italiane significa renderle più forti, in grado di misurarsi con competitor a livello globale».

 

 

www.sacchettificiotoscano.it

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