Carlo Casillo

Presidente sezione sistema moda dell'unione industriali di Napoli

Il sistema moda di Napoli e della Campania, fiore all’occhiello del Made in Italy

Sig. Casillo, da marzo è stato eletto Presidente della Sezione Sistema Moda dell’Unione Industriali di Napoli per il biennio 2017-2019. Quali sono le iniziative e gli obiettivi del suo programma?

Il punto principale del programma è l’attuazione del credito d’imposta per i campionari; chiediamo alle istituzioni di adoperarsi affinché le aziende del settore moda che investono in ricerca ed innovazione, possano beneficiare di questa agevolazione. Un altro tema è la formazione: penso ad un raccordo più forte tra scuole secondarie, università ed Unione Industriali, per tenere vive quelle professionalità che sono la nostra forza e non devono scomparire; parallelamente anche gli stessi imprenditori devono avere l’opportunità di aggiornarsi.

Puntiamo sull’internazionalizzazione come mezzo per espandere la crescita e chiediamo il supporto delle istituzioni per le fiere, per gli incoming di buyer e le missioni nei Paesi più interessanti. È inoltre fondamentale instaurare un dialogo collaborativo con le istituzioni locali e con le ASI per promuovere lo sviluppo del territorio e delle aziende del settore moda.

Un po’ di dati relativi al sistema moda napoletano e campano
Nel 2016, la Campania ha superato i 3 miliardi di euro di fatturato con un’occupazione di ben 70mila addetti; Napoli registra invece 2 miliardi di fatturato e 50mila addetti. Il settore moda campano è così composto: abbigliamento 50,9%, calzature 25,4%, cuoio 13,6%, tessile 10,1%; Dal 2008 al 2016 la tendenza di crescita è stata del 9,5%. I principali mercati di sbocco delle nostre produzioni sono quello europeo (42,4%), seguito da quello dei paesi europei non UE (19.9%), dall’America settentrionale (12,1%) e dall’Asia orientale (9,2%).

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